CASO SEA WATCH E CPT– ARTICOLI DI STAMPA

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Il Consiglio, atteso il ruolo assegnato dalla legge professionale e dal Codice deontologico all’Avvocatura nella difesa dei diritti fondamentali garantiti a livello costituzionale, europeo e internazionale:

  • rileva, senza entrare nel merito dei casi specifici e non  volendo condizionare ogni valutazione sul punto  da parte degli Enti competenti, la necessità che in tutte le sedi vi sia pieno rispetto (in mare e altrove, a maggior ragione sul Territorio Nazionale come nei CPR) dei diritti individuali delle persone che, a causa di guerre o di situazioni interne ai Paesi di provenienza idonee a costituire una minaccia per la loro sopravvivenza, sono costrette ad abbandonare i propri Paesi natii alla ricerca di asilo o di un futuro più sicuro;
  • ricorda innanzitutto a se stesso che il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che ha stabilito dei principi imperituri e fondamentali:.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona;

- atteso che le tragedie affrontate da queste persone meritano la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni, compresa l’Avvocatura, invita i propri iscritti a dare l’esempio evitando di diffondere anche sui social network commenti che siano lesivi della dignità e del rispetto dovuto ad ogni essere umano, oltre che del decoro della professione, dovuto dentro e fuori delle aule di giustizia;

- auspica che tutte le Istituzioni, a partire innanzitutto da quelle locali, provvedano sempre a salvaguardare l’incolumità e la salute di ogni essere umano, adottando determinazioni che non pregiudichino, neppure in ipotesi, tali fondamentali diritti universali;

- con specifico riguardo alla questione del CPR delibera di istituire una apposita commissione che approfondisca, anche prendendo contatti con le istituzioni coinvolte, le situazioni che si trovano ad affrontare trattenuti, operatori stessi e Colleghi al fine di individuare tutte le iniziative più appropriate a livello istituzionale per garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte.