Monitoraggio sull’applicazione, su eventuali violazioni e su condotte elusive della normativa sull’equo compenso

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Le criticità emerse anche dopo il varo della normativa in tema di equo compenso, il cui testo è stato inserito all’art.13 bis della Legge professionale, hanno portato il Ministero della Giustizia e il CNF a stipulare il 2 luglio 2019 un protocollo di intesa in forza del quale è stato costituito presso il Ministero della Giustizia il “Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell'Equo compenso per la professione forense".
Compiti e finalità del Nucleo centrale sono raccogliere le informazioni ricevute e provvedere ad intervenire sui committenti pubblici e privati al fine di invitarli ad adeguare le proprie prassi come pure inoltrare eventuali segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sui comportamenti elusivi della normativa di legge.
Come è noto la disposizione in tema di equo compenso riguarda appunto i compensi erogati e pattuiti tra gli avvocati e i soggetti privati (imprese bancarie e assicurative e le imprese non rientranti nelle categorie delle microimprese o delle piccole o medie imprese) e le pubbliche amministrazioni.

Il Consiglio dell’Ordine in ottemperanza alla convenzione tra Ministero e CNF ha pertanto deliberato la costituzione di un Nucleo locale di monitoraggio con il compito di individuare e trasmettere periodicamente al Nucleo centrale le eventuali criticità emerse.

Si invitano pertanto i colleghi a trasmettere al Consiglio dell’Ordine convenzioni, bandi e ogni altro atto di interesse relativo alla materia segnalando ve il caso la sussistenza di eventuali criticità, violazioni o elusioni della normativa sull’equo compenso unitamente ad eventuali iniziative giudiziali o pronunce di merito.

 

Protocollo di intesa tra Ministero della Giustizia e CNF - Istituzione del Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell'equo compenso