Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e la sua commissione CRINT esprimono profonda preoccupazione per quanto riportato dagli organi di stampa in merito al nuovo arresto di Narges Mohammadi, attivista per i diritti umani e Premio Nobel per la Pace, fermata dalle autorità iraniane nel corso di un corteo funebre e nuovamente condotta in carcere.
La vicenda si inserisce in un contesto ormai noto di sistematica repressione del dissenso, nel quale l’esercizio pacifico delle libertà fondamentali – di espressione, di manifestazione e di difesa dei diritti umani – viene trattato come condotta penalmente rilevante.
Particolarmente grave appare il fatto che tali misure colpiscano una figura simbolo della difesa dello Stato di diritto e della dignità della persona, tanto da essere stata insignita del premio Nobel per la pace proprio per la sua strenua lotta cui ha dedicato tutta la sua vita personale e lavorativa.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e la commissione CRINT richiamano con fermezza i principi sanciti dal diritto internazionale, dalle convenzioni sui diritti umani e dai valori fondanti della professione forense, che impongono la tutela dell’indipendenza degli avvocati e la protezione di chi si batte, anche a rischio personale, per la libertà e la giustizia.
Nel ribadire la propria solidarietà a Narges Mohammadi e a tutti coloro che subiscono persecuzioni per l’esercizio dei diritti fondamentali, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino chiede l'immediato rilascio del premio Nobel per la Pace ingiustamente incarcerata e auspica un immediato ripristino delle garanzie minime di legalità e il rispetto degli standard internazionali in materia di diritti umani.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino

